Marco Marsullo è nato il 6 febbraio 1985 a Napoli, dove vive. Studente universitario, aspirante e praticante giornalista, collabora con il portale Campania su Web e con il mensile free press Nano, su cui tiene una rubrica fissa. Ha pubblicato racconti in diverse antologie (Giulio Perrone, 9Muse, 18:30 Edizioni, Enzo Delfino Editore, Cento Autori), tra cui `Sensazioni d´amore´ in `Napoli per le strade´ (Azimut). Marco Marsullo è on-line su: www.marcomarsullo.splinder.com - marco.marsullo@gmail.com.
LA CITTA' - ANNA VENTURA
con illustrazioni di Lea Contestabile
PAGINE: 64.
PREZZO: 15,00 euro.
Il libro: Due artiste, una città. Poesie dedicate a L’Aquila da una delle maggiori poetesse italiane, arricchite dalle illustrazioni di un’artista dalle delicate giocose suggestioni intrise di stupore e di favola. Un incontro irripetibile, per un libro che è un vero e proprio oggetto d’arte.
Tutti saremo interrogati
Forse non è una colpa
essere nati in un paese in cui
l'inverno è lungo, la primavera
ha spalette di glicine
su muri screpolati. L'orgoglio
e il pregiudizio consigliano di dire
che non è amore, è soltanto
un capriccio della fantasia,
un'emozione incontrollata. Eppure
è dolore questa casa che sta nascosta
dietro i grappoli viola
dietro il fogliame verde
che sfonda il grigio delle pietre.
Questo per San Giovanni della Croce,
perché -dice lui-
tutti saremo interrogati sull'amore.
SACHA ROSEL - CARNE E COLORE
PAGINE: 48.
PREZZO: 8,00 euro.
"In primo luogo, immediata e profonda, è la magistrale tensione al pittorico, una tensione che diviene un vero e proprio slancio di costruzione di una plaquette di poesia che benissimo può esser letta come un Racconto morale (parafrasando un ciclo dei film di Eric Rohmer) strutturato dalla frammentazione e dalla musicalità del verso. Un libro che è un "concept album". Ma anche un lavoro di poetry a tesi. Infatti proprio a dar forza alla costruzione narrativa di questa raccolta di poesie, nella "presentazione" alla propria opera, Sacha Rosel stabilisce con chiarezza il suo volere espressivo come "inseguimento d'amore e conoscenza" (ancora una duplicità tra ragione ed istinto) e questo "corpo a corpo" con la propria identità la Rosel l'affida ad una pittrice impegnata nelle plurime fasi della costruzione pittorica. La ricerca d'espressione della nostra pittrice (narratrice) la cogliamo nell'ostinato pensare e ripensare il quadro. E così, sensibilmente colto e vitalistico, si definisce - all'interno di questa ricerca pittorica - il fare poetico della Rosel. Dal pre-pittorico alla lacerante ansietà della creazione, dalla dubbiosità degli esiti alla gioia del rituale esplode lo scandaglio della poesia di Sacha. (...) I testi, a traccia continua presenti in questo libro, sono un elegante impasto di realismo e visioni che acquistano ulteriore nutrimento da continui e
linfatici riferimenti: tra citazioni esplicite, omaggi dichiarati e rimandi metatestuali troviamo lo splendore degli echi di Andrej Tarkovskij, Virginia Woolf, Edith Stein, Edgar Allan Poe (autori e prosatori d'emozione e analiticità, di febbri e simmetrie)". Dalla presentazione di Alfonso Amendola.
Camillo Gasbarri, Chieti sacra –“Andar per campanili” - pp.164, euro 20,00
Guida alle chiese di Chieti e del circondario. Arricchito da: due saggi di rara bellezza, “Chieti, istruzioni per l’uso”, e “I campanili gemelli nell’Abruzzo costiero. Ovvero: Andar per campanili”.
Una ricognizione sul patrimonio artistico sacro di Chieti e del circondario; un’analisi attenta e particolareggiata dell’architettura e dell’arte religiosa da parte di uno studioso che non è stato solo un erudito ma la persona più colta, affabile e simpatica della città di Chieti.
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Gabriella Capodiferro - Icona in rarefazione, a c. di Maria Cristina Ricciardi, Leo Strozzieri, Chiara Strozzieri, catalogo d’arte, pp. 256, ill., euro 30,00.
L’opera pittorica di Gabrfiella Capodiferro, in un catalogo che ne celebra il valore e ne ripercorre tutta la carriera attraverso l’opera omnia, grazie alla curatela di tre critici attenti e noti.
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Invenzioni sceniche - William Brogan
Il libro “Invenzioni sceniche” di William Brogan, “nom de plume” di un autore che per ora vuole mantenere l’anonimo raccoglie quattro testi teatrali che sono “tranches de vie” contemporanea. Testi che, per i temi speculativi trattati, aspirano ad entrare nell'ampio novero dei dialoghi filosofici, genere che inizia con i dialoghi di Platone per giungere fino ai giorni nostri. Un genere, quello del dialogo filosofico, che comprende opere di autori classici latini e rinascimentali, ma anche un’opera “rivoluzionaria” nel suo tempo, perché avvia la “nuova scienza”, “Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” di Galileo Galilei. Un genere che annovera, tra l’altro, le “Operette morali” di Leopardi e il pirandelliano atto unico “L’uomo dal fiore in bocca”, opere che esprimono, come meglio non si potrebbe, quale è il senso della vita per i due autori.
L’idea di teatro espressa da queste “invenzioni” è quella di uno spazio scenico raccolto, che evoca un luogo chiuso (una stanza?), nel quale gli attori recitano la loro parte dinanzi a spettatori che assistono alla “performance” immersi nel buio della sala (la cavità teatrale), come fossero tanti “voyeurs”. In “Un incontro occasionale”, l’incombente sentimento della morte viene espresso con un certo “sense of humour”, forse per esorcizzarne la paura. In “Il gioco delle coppie”, improvvisi e imprevisti intrecci d’amore si esauriscono nel volgere di una serata. In “Sogni d’avvenire”, le frustrazioni del presente preannunciano quelle future, secondo una collocazione temporale postsessantottina. In “Il fotografo e l’attrice”, gli strani casi della vita creano un puzzle che appare impossibile da comporre o ricomporre.
“Il teatro moderno è il teatro epico” scriveva Bertolt Brecht. Assioma che trova conferma in questi quattro testi. In essi la narrazione, il “tunc”, prevale nettamente sull’”hic et nunc” del dramma. Si ripropone così il tema pirandelliano del “dramma impossibile”. Il passato incombe sul presente e lo condiziona. I personaggi non vivono, ma rivivono le loro storie, come in uno “stream of consciousness”. Una sottile ironia pervade il dialogo, inducendo un effetto di straniamento dell’attore, rispetto alla parte recitata. Dialoghi estremamente concisi, che nel rifuggire da noiosi excursus, favoriscono una recitazione tanto più incisiva, quanto più se contenuta in tempi rapidi. Dialoghi vincolanti per il regista come se fossero una partitura musicale. La parola torna così ad essere strumento di comunicazione, funzione che sembrava tramontata col teatro dell’assurdo. Non teatro del gesto, tanto caro alle avanguardie del secondo novecento, ma teatro della parola. Testi che si presentano come “struttura che vuole essere altra struttura”, ossia brani letterari che vogliono divenire, per essere più correttamente apprezzati, rappresentazione scenica. Brani che sono espressione di “teatro povero”, per usare le parole, di un indimenticato esponente delle surricordate avanguardie, Jerzy Grotowsky, in quanto in essi assume rilievo primario il rapporto essenziale tra attore e spettatore, senza ulteriori elementi che servono di arricchimento alla scena. I personaggi infatti non sono mai più di quattro. In uno di tali testi sono addirittura solo due. Ciò implica la loro costante presenza sul palco e quindi un contatto ininterrotto col pubblico, testimone di un rito immediato che si consuma nel volgere di un lasso di tempo contenuto. Fin dalle sue origini è questa la magia del teatro: la dimensione del rito che affiora dal mistero del mito. Nel caso di questi testi, i miti del nostro tempo. Testi che si leggono come racconti brevi, con le didascalie che funzionano da parti descrittive, una lettura gradevole e meglio fruibile se il lettore riesce a immaginali recitati. In ambito teatrale le avanguardie artistiche del Novecento, storiche e non, hanno sperimentato nuove forme espressive. Tali sperimentazioni, rimeditate, dovrebbero costituire le premesse del teatro postmoderno. I testi raccolti in questo libro si inseriscono in tale solco. _______________________________________________________________________________________________
CAMILLO GASBARRI, Palazzi storici e famiglie illustri di Chieti, pag. 168, euro 20,00.
IL LIBRO: La pubblicazione di codesto libro nasce dalla volontà di Camillo Gasbarri che, nel corso di un colloquio, mi confidò di voler donare ai chietini il suo lavoro sulle dimore celebri, consapevole che la sua vita non sarebbe durata a lungo, aggiungendo con cinico umorismo che egli non sarebbe sopravvissuto forse neanche al suo vecchio cane, che ci rendeva difficile scambiare quattro chiacchiere, abbaiando furiosamente con una continuità puntigliosa.
L'AUTORE: A un anno dalla morte del suo Autore, avvenuta il 5 novembre del 2009, il libro esce, chiudendo idealmente un'eredità cospicua, generosa, fatta di tre pubblicazioni: la prima, Poliorama teatino. Disegno storico del patrimonio artistico di Chieti, è catalogazione complessiva e ricognizione storica sull'architettura civile, sulla pittura e sulla scultura teatine, la seconda, Chieti sacra. Andar per campanili, è dedicata al patrimonio ecclesiastico, infine codesta, Palazzi storici e famiglie illustri di Chieti, è incentrata sulle dimore celebri e sui loro nobili o illustri dimoranti.
Penso che nessuno possa aver mai coltivato tanta scienza sulla città di Chieti, mi tornano in mente i nomi di Gennaro Ravizza, Cesare De Laurentiis, Vincenzo Zecca, o Gerolamo Nicolino (escludendo gli archeologi, ai giorni d'oggi, non posso ricordare un Giuseppe Francesco De Tiberiis, impegnato però nel versante storico e giuridico). Fatto sta che Camillo Gasbarri rappresenta Chieti, è Chieti, se mai un uomo ne ha sposato con così tanto amore, con così tanta passione il patrimonio storico artistico e architettonico moderno.
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La legge del Menga - Jorge Ibarguengoitia. E pluribus anum - Euro 13,00.
Per chi ama il Messico e apprezza la letteratura umoristica, picaresca e trasgressiva. Satira, carica erotica insopprimibile, denuncia sociale, personaggi - vittime degli eventi e delle loro travolgenti passioni - colti in situazioni caricaturali e comiche. Pag. 132, Euro 13,00 ISBN 978-88-87468-62-5
Tutto il nero del Piemonte - a cura di Danilo Arona e Angelo Marenzana - Euro 13,00.
Una regione italiana. I suoi misteri, i suoi scheletri nell'armadio, le nebbie, le ombre, esplosioni di violenza insensata e momenti di struggente e malinconica tenerezza. Ventidue scrittori, varianti di un lungo e piacevole brivido che ci confermano, ognuna nella propria, straordinaria e reciproca diversità, come il Piemonte sia, forse, la regione più noir e più sconcertante dello stivale. Spesso bello da starci male, ma graffiante e chiuso come un bozzolo impenetrabile come certe nebbie scaturenti dalle acque tra Vercelli e Alessandria. Storie "ai confini della realtà", eppure marchiate dal più incontestabile realismo. Thriller, racconti di formazione, crime novels, horror, docu-drama o quel che altro volete, ma i tentativi di definizione proprio non si prestano a ingabbiare le diverse "stanze" di quest'antologia: ventidue Maschere di Vita e di Morte con autori di straordinaria importanza (tra i quali è obbligo almeno menzionare Sergio Pent, Davide Cavagnero, Alessandro Defilippi. Angelo Marenzana, Edoardo Angelino e l'eccelso padre "fondatore" Iginio Ugo Tarchetti). Ma, senza ricorrere a sciocche classifiche di merito, tutti e 22 in grado di condurci per mano in un "perturbante" labirinto attraverso le valli, la provincia, l'alienazione metropolitana, le montagne, il passato e il presente di una regione enigmatica e "Ombrosa"... che qualcuno ha definita la Transilvania d'Italia.
Danilo Arona - Giorgio Bona - Angelo Marenzana - Mariangela Ciceri - Desirée Coata - Sergio Pent - Davide Cavagnero - Paola Caretti - Claudio Braggio - Matteo Severgnini - Raffaella Testa - Alessandro Defilippi - Edoardo Angelino - Iginio Ugo Tarchetti - Massimo Soumaré - Fulvio Gatti - Elvezio Sciallis - Gian Maria Panizza - Massimo Citi - Silvia Treves - Davide Mana - Selene Pascarella
Tutto il nero dell'Italia - a cura di Chiara Bertazzoni - Euro 13,00.
Regioni d'Italia: regioni dell'Inferno
(Alan D. Altieri)
Il noir dilaga, nel nostro Paese.
E parla lingue regionali, paga il doveroso tributo ai paletti del genere,
scava nei temi caldi del contemporaneo e, con un occhio alla tradizione e uno al futuro, rinnovando le nostre inquietudini, rinnova anche se stesso
(Giancarlo De Cataldo)
Venti regioni si susseguono come raffiche di mitra,
svelando la metà oscura dell'Italia
(Carlo Lucarelli)
prefazione di Valerio Varesi
Colpi di Testa (Sabina Marchesi - Guida Giallo Noir per Dada Supereva). Euro 13.
Trentadue Colpi di Testa per dimostrare che l'arte del racconto breve non è morta. ... Un'antologia dove autori noti e meno noti si sono confrontati con questa antica, ma indimenticabile, arte del racconto breve. -- Per tutti coloro che vogliono scegliere e pensare con la propria testa, per tutti quei lettori che, come noi, sono avvezzi a Colpi di Testa.
Trentadue Colpi di Testa per dimostrare che l'arte del racconto breve non è morta. Anzi, non solo è viva ma gode di splendida salute. Personaggi sconosciuti e insignificanti,il cui nome di certo non vi dirà nulla, in passato si sono cimentati con la sofisticata arte del racconto breve. Ernest Hemingway, con i suoi 49 racconti. Raymond Carver che conobbe il successo cimentandosi solo con narrazioni in forma breve e che disse "Un buon racconto vale quanto una dozzina di cattivi romanzi".Katherine Mansfield, che attuò
una piccola rivoluzione letteraria senza mai cimentarsi con un romanzo. Così abbiamo voluto fare anche noi, con una serie di audaci Colpi di Testa, presentando un'antologia dove autori noti e meno noti si sono confrontati con questa antica, ma indimenticabile, arte del racconto breve. La stessa forma narrativa in cui affondano le radici i racconti dei nostri avi, la favola della nostra infanzia e i poemi dei cantori epici. Per tutti coloro che vogliono scegliere e pensare con la propria testa, per tutti quei lettori che, come noi, sono avvezzi a Colpi di Testa. (Sabina Marchesi - Guida Giallo Noir per Dada Supereva)
Tra gli autori: Danilo Arona, Stefano Di Marino, Carlo Lucarelli, Gianfranco Nerozzi,
Biagio Proietti.
Lettere d'Amore, collana di scrittori noti - come Giulia Alberico o Renato Minore - e meno noti, giovani promesse come Giulia Carcasi, Euro 20.
Un libro unico, avvincente, appassionato e appassionante.
Un dono di centinaia di splendidi autori (scrittori noti - come Giulia Alberico o Renato Minore- e meno noti, giovani promesse come Giulia Carcasi).
Tra le righe riscoprirete la grammatica più importante della vita, quella del sentimento d’amore. Non a caso il libro si chiude con una lettera rivolta dalla spiga di grano alla terra, a quel meraviglioso eden che incoscienti creature umane giorno dopo giorno stanno contribuendo a distruggere, insieme con intere specie animali e vegetali.
Forse dovremmo imparare dai Maori, come ammonisce Aldo Busi in una sua recente opera – E io, che ho le rose fiorite anche d’inverno?- ai quali coloni europei imposero stupide leggi patrimoniali, la sciocca cultura del falso pudore e del peccato d’amore, maligne religioni a perenne umiliazione dei soavi e purissimi corpi già allenati agli abbracci e ai dolci morsi a fior di labbra.
Massimo Pamio
Copertina e progetto artistico di
VITTORIO BRUNI
Maria Vincenza Costantini, Teresa Daniele, Nicolantonio D'Orazio, Disarmonie alimentari nella prima infanzia, Anoressia del lattante, collana di testi scientifici "Logoscopie", pref. di Mario Fulcheri, pp. 80, Euro 10.
Dall'Indice: - Introduzione; - La psicologia della fame e dell'appetito, - Regolazione del comportamento alimentare normale; - Perdita dell'appetito o rifiuto del cibo?; - Psicopatologia delle anoressie mentali precoci; - Body size and parenting in eating desorders, -L'anoressia, condotta di rifiuto?- La comprensione psicoanalitica dei disturbi alimentari, - Disturbo funzionale e disturbo psicoorganico, - Il punto di vista pediatrico tradizionale, - L'approccio diagnostico, - Le anoressie a base organica; - La semiologia delle anoressie mentali del lattante; - Altre forme cliniche.
Camillo Di Giulio, Fondamenti di fisiologia dell'insegnamento, collana di testi scientifici "Logoscopie", pp. 132, Euro 10,00.
Dall'Indice: Cap. 1: Apprendimento, intelligenza e plasticità cerebrale; Cap. 2: Aspetti biologici ed evolutivi della coscienza; Cap. 3: Il disegno come espressione di maturità biologica e sociale; Cap. 4: Maschile e femminile; Cap. 5: Pedagogia e cultura; Cap. 6: Plasticità cerebrale: dipendenza, esperienza e multiculturalità; Cap. 7: Fisiologia della musica; Cap. 8: Mente e cervello: identità e alterità; Cap. 9: Docente e discente: il ruolo dell'insegnante; Cap. 10: Formazione e scienze sperimentali in Freud.
Annamaria Albertini, Anuli, racconti, con i Ricordi di Glauco Torlontano, illustrazioni di Gabriella Albertini, prefazione di Enrico Santangelo, introd. di P. De Angelis, M. Di Zio, pp. 154, Euro 15.
"Desidero di se stessa, nostalgia di sé bambina", pensa tra sé e sé Arina in "Là dove i gabbiani hanno il nido", e questa chiave ermeneutica che lega tutti gli episodi ci introduce ad un altro punto tematico essenziale: il senso più profondo del ricordo.
Inseguendo nello sbroglio delle brevi storie i percorsi mentali dell'Autrice, ci avvediamo del resto di come i ricordi rimandano sempre a una possibilità, ed apprendiamo che in fondo non v'è vita reale nella memoria: i fatti, come furono, non si ripongono nella memoria, ma cambiano assieme a noi stessi sicché, non essendo più quei bambini reali, dell'infanzia avremo tutti soltanto una memoria da adulti.
(dalla prefazione di Enrico Santangelo)
Maurizio Di Fazio - Te lo giuro sui Radiohead, pp. 160, € 15,00.
Lavoratori socialmente entusiasti e anziane poetesse nostalgiche di D'Annunzio, punkabbestia con la camicia griffata e bonghettari reggae devoti al Negus Rastafari, vampiresse fetish-rock e terroristi eco-onanisti. Poi ancora: ribelli né con lo Stato né con i pierre e forzati dello yoga smaniosi di carpire la kundaline, l'energia primordiale che è dentro ognuno di noi; miliardari no-global e una quotidianità post-futura in cui il tempo è scandito da una nuova unità di misura, gli attimini. E un giovanissimo alternativo di 54 anni, killer per caso e feticista del piede "anfibiato" e delle recensioni rock al vetriolo vergate dall'infallibile mano di Christian Zingales di Blow Up... Alternando svariati registri narrativi, mescolando toni grotteschi, fantametropolitani, satira sociale e politica, introspezione, squarci quasi-poetici, con "Te lo giuro sui Radiohead" Maurizio Di Fazio imbastisce una fantasmagoria di flash, sincopi, folgorazioni emotive e generazionali ancor prima che letterarie, racconti brevissimi se preferite, perfettamente aderenti allo spirito camaleontico della nostra epoca.
Maurizio guarda giù, oppure su, alle miserie e ai trionfi, alle pochezze e alle grandiosità di un’umanità caleidoscopica e non particolarmente consapevole di sé, la frusta e la blandisce, la sminuzza, la demistifica. Non sembra, ma ci guarda, tutti, per poi restituirci la nostra immagine, ridisegnata col pennello di una letterarietà figlia violentata degli anni ’90, degli Easton Ellis, dei Palanhiuk, ma poi forse Benni, e Flaiano e Pasolini e Tondelli sono sempre davanti a lui che lo guardano benevoli mentre scrive. I suoi sono ritratti sinceri, urgenti, e nessuno ha ancora capito bene se il suo pubblico di riferimento siano più gli assessori, i segretari di partito, gli operatori culturali, i sedicenti intellettuali, piuttosto che le ninfette dark liceali, le bariste laureate o i frontman delle cover-band dell’area metropolitana. Maurizio Di Fazio, nel suo scrivere, guarda ai recensori delle riviste rock, ai suoi occhi la categoria intellettuale più alta di tutte. Perché, in realtà, la sua vera operazione clamorosamente innovativa è l’aver applicato l’attitudine del recensore musicale all’osservazione della vita di provincia, ovverosia del mondo tutto. Vogliamo forse dire che il mondo non somiglia un palco con una gazzarra di musicisti sopra? E non è forse vero che la musica è sempre stata la testimonianza più autentica degli umori di un’epoca? E davvero sembra così peregrino ispirarsi a Nick Drake, a Kurt Cobain o a Thom Yorke per decodificare il presente di questa enclave cosmopolita e provinciale del medio Adriatico? Pescara, l'universo, vibra al ritmo dei Radiohead.
AA. VV. Saramago - Un Nobel per il Portogallo, saggistica, pp. 128, € 10,00.
Nel libro, saggi di Luciana Stegagno Picchio, Marlise Vaz Bridi, Nello Avella, Ranoczi Istuan, Rita Desti, Liliana Brevern, Elena Clementelli, Emanuele Schembari, Antonio Procacci, Walter Mauro, Massimo Pamio. .
José Saramago, è nato nel 1922, è di estrazione popolare. Ha raggiunto la celebrità solo dopo i sessant'anni. Il Premio Nobel conferitogli nel 1998, oltre che un ambito e mirato riconoscimento individuale, è un premio per il Portogallo, e latamente per la lingua portoghese.
AA.VV. I poeti, le città, a c. di Massimo Pamio, libro con videocassetta, VHS di 38 minuti, € 15,00.
Per la prima volta in Italia un’operazione di particolare originalità, in cui le città capoluogo vengono narrate attraverso le emozioni dei poeti.
L’Aquila viene raccontata da Anna Ventura, Pescara da Marco Tornar, Chieti da Massimo Pamio, Teramo da Giammario Sgattoni, un luogo dannunziano da Vito Moretti. Inoltre, nel libro, oltre agli interventi contenuti nella videocassetta, sono presenti poesie di Luciano Russi, Raffaele Fraticelli, Stefano De Sanctis, Gabriele De Sanctis.
Annamaria Albertini, 'Anawim, narrativa, pp.170, € 11,36.
È un diario suddiviso in tre parti, e racconta un'esperienza vissuta in Israele presso l'Istituto Saint Vincent di Ain Karem. Qui bambini arabi e israeliani sono curati insieme da un gruppo di volontari provenienti da tutte le parti del mondo. Un libro che non dimenticherete, un diario che giorno dopo giorno vi farà amare gli 'Anawim, i piccoli di Dio, ma che vi porterà a seguire le profonde riflessioni dell'Autrice, di notevole rilievo filosofico e teologico.
L'Autrice, scrittrice e saggista, ha al suo attivo una ricognizione sull'opera giovanile di Vincenzo Cardarelli: Lettere e poesie a una giovane donna (Noubs, 1999) .
Luisa Angeloni, Sono forse io il custode di mio fratello, poesia, pp. 128, € 15,00.
Nell'arcipelago di quello che consideriamo giusto spesso come sentinelle ci aggiriamo per le torri di guardia. Scrutando che nessuno si avvicini, domandando come Caino: Sono io il custode di mio fratello? L'arrivo degli immigrati in Italia. Casi di cronaca che diventano sublime poesia in un libro che è forse l'unico in Italia ad aver affrontato in modo così alto il tema dello straniero che viene a chiedere lavoro e speranza in un paese sconosciuto.
Luisa Angeloni, ha pubblicato il romanzo Sotto le acacie (Bastogi, 1998) e la sceneggiatura di tre documentari: "Tu signor del pennello, io de la rima…" sulla simbiosi artistica tra Michetti e D'Annunzio, "Maja, la dea di pietra", sui miti della Majella, e "La miseria trovata", sui "cafoni" dipinti da Teofilo Patini e descritti da Ignazio Silone.
Peter O. Chotjiewitz, Saumlos, romanzo, pp. 176, € 15,00.
Nel luglio 1973, quasi settant'anni dopo, poco prima del suo 78° compleanno, la vedova Annette Kumpel, che a causa di un'insonnia persistente la mattina alle tre guardava dalla finestra, alla vista di due uomini che impiccavano al tiglio davanti all'abitazione di suo figlio un terzo uomo, piuttosto alto, si ricordò della prima bicicletta che aveva visto nella sua vita.
Contraddistinto da un linguaggio scabro ed essenziale, il romanzo imbocca un sentiero melmoso e infido che pian piano scopre le più oscure vicende di una piccola cittadina dove si svolsero e furono rimosse atreocità inverosimili: l'autore ben si inserisce nel filone più attuale della scrittura postmoderna, assemblando la spy story con il noir.
Peter Chotjiewitz, traduttore in Germania delle opere di Dario Fo, ha pubblicato diversi romanzi, tra cui La pace dei trent'anni (1977) e I signori dell'orrore mattutino (1979, Mondadori).
Francesco Di Lauro, D'Annunzio Story, a c. di Massimo Pamio, pp. 120, € 62,50. Sconto del 30 % per chi ordinerà tramite Internet una copia dell'opera.
L’edizione d'arte, realizzata con una straordinaria raffinatezza grafica, riporta le quattordici vignette ironiche realizzate da Di Lauro raffiguranti scene della vita di D’Annunzio. Nel volume sono riportati testi inediti appositamente stilati per il catalogo di Massimo Pamio, Andrea Oliva, Carlo Migani, Gabriella Albertini, Annamaria Andreoli, Alberto Cappi, Umberto Cerio, Giovanni D’Alessandro, Giacomo D’Angelo, Mario D’Angelo, Franco Di Tizio, Alfredo Fiorani, Antonio Gasbarrini, Maria Jatosti, Paolo Lagazzi, Giuseppe Leonelli, Nicola Longo, Mario Lunetta, Franca Minnucci, Vito Moretti, Daniela Musini, Francesco Muzzioli, Gianni Oliva, Antonio Picariello, Daniele Pieroni, Luciano Ricci, Aleardo Rubini, Umberto Russo, Benito Sablone, Paola Sorge. Gran parte dei testi sono tradotti in lingua inglese. In appendice, il dannunziario raccoglie in un'antologia originale e imperdibile testi autoironici di D'Annunzio e aneddoti divertenti.
Francesco Di Lauro, nato a Guardiagrele nel 1933, vissuto tra Pescara e Detroit, morto nel 1999, è uno degli artisti abruzzesi più importanti del Novecento, presente, con le sue opere, al Museum of Modern Art di New York, Museo d’Arte Moderna di Parigi, Moderna Museet di Stoccolma, Museo d’Arte Figurativa Puskin di Mosca, Museo Espanol de Arte Contemporaneo di Madrid, Galleria d’Arte Moderna di Roma.
Luigi Gentile, Filippo Masci dal criticismo kantiano al monismo psicofisico, pp. 324, € 15,00.
Filippo Masci è fra quei discepoli neokantiani di Spaventa i quali, dopo averne inizialmente raccolto le istanze idealistiche, simpatizzano con l'interesse che egli mostra, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, per le scoperte darwiniane e le scienze moderne, con l'intento di eliminare il conflitto tra la filosofia e le scienze, accentuatosi a opera degli opposti indirizzi speculativi del naturalismo e dello spiritualismo. Luigi Gentile opera una ricognizione completa del percorso filosofico di Masci, dal criticismo kantiano, appunto al monismo psicofisico.
Luigi Gentile, è docente di filosofia all'Università di Chieti.
Sandro Naglia, Uzbekistan: un viaggio, pp. 64, € 18,00.
Un viaggio nell'Uzbekistan, corredato di foto.
Sandro Naglia, cantante lirico, ha debuttato nel 1987 a Milano e da allora si è esibito in molti Paesi d'Europa, America e Asia, incidendo una quarantina di dischi per DG-Archiv, Opus III, Glossa, Arts ed altre case discografiche. Ha pubblicato saggi su diverse o?riviste: Micromega, Linea d'ombra, Cinema nuovo, Culture teatrali ed ha tradotto in italiano opere di Fernando Pessoa e Marguerite Duras. In volume: Mann, Mahler, Visconti: Morte a Venezia.
Fabrizio Pagni, Roberto Mussapi poeta, pp. 224, € 15,00, pref. di Roberto Carifi, con 4 poesie inedite di Roberto Mussapi, foto di Andrea Angelucci.
Una monografia sull'opera di uno dei più affermati poeti italiani, Roberto Mussapi. Il libro di Pagni ha la capacità di raccontare analiticamente il vasto percorso poetico di Mussapi senza tradire la magia e il mistero di quella voce.
Fabrizio Pagni, si è interessato dell'opera di George Byron e di altri scrittori.
Remo Remotti, Memorie di un maniaco sessuale di sinistra, umorismo, pp. 64, € 15,00.
Non solo la libertà, ma anche il libertinaggio prende le distanze, grazie a questa decisiva opera, dal liberismo e dalle sue nefaste deviazioni… (dalla prefazione di Michele Serra).
Io sono un Maniaco Sessuale. Secondo me, la stragrande maggioranza degli Uomini ha fantasie erotiche nonché comportamenti da maniaco sessuale. Fin da quando ero piccolo ogni volta che mi sono trovato in compagnia dei coetanei Maschi, pima o dopo, si è sempre finito per parlare di Fica. Non di donne. Non di romantici incontri. Non d'amore. Non della intelligenza o della capacità professionale di Giovanna o delle qualità morali di Marcella. Nell'arco di più di mezzo secolo, ho sperimentato che gli Uomini tra loro parlano solo di Fica nei termini più diretti e brutali, nonché sboccati.
Remo Remotti, comico, umorista, scrittore, ma soprattutto attore e pittore, ha realizzato di recente un CD e ha in preparazione Pierino e il lupo di Prokofiev. Aspettiamoci di tutto.
Sandro Valletta, Viaggio nel mondo degli invisibili, narrativa, pp. 128, € 15,00.
Un'inchiesta sul mondo dei barboni, della droga, del terrorismo, degli emarginati, delle prostitute, dei clandestini, dei malati di AIDS, dei disabili redatta in piccoli racconti che non troverete mai sulla carta stampata. Dedicato a chi ci vive accanto, ma di cui non ci accorgiamo.
Sandro Valletta, vive a Roma e in Abruzzo, ed è ricercatore di questioni giuridiche e sociali legate all'emarginazione.
Mena Martini, Cristallo, romanzo, pp. 176, € 15,00.
Una testimonianza unica, quella di una donna italo-canadese che sconfigge il cancro senza ricorrere alla chemioterapia. Un romanzo al femminile nella letteratura meridionale, suggestivo, commovente, che consigliamo vivamente di leggere: potrebbe aiutarvi a cambiare la vita.
Mario D'Angelo, La Mente Innamorata L'evoluzione poetica di Mario Luzi (1935-1966) con 12 lettere inedite di Mario Luzi raccolte da Stefano Verdino. € 11,00.
Dalla Presentazione di Giancarlo Quiriconi
La ricognizione operata da Mario D'Angelo, in questo suo saggio, si muove nel solco (...) delle linee accertate dalla critica luziana più avvertita. E vi si muove con la consapevolezza che gli spostamenti possibili non riguardano tanto l'immagine consolidata quanto la possibilità di nuovi accertamenti critici ai livelli intermedi e all'interno dei passaggi fondamentali della progressione luziana.
(...) In tale percorso, costruito per exempla, D' Angelo non tralascia di contestualizzare la poesia di Luzi, sia al livello di intertestualità interna sia di quella esterna, di metterne in risalto il rapporto con la cultura coeva e con la storia, di evidenziare i caratteri, e il loro modificarsi nel tempo, dei sostrati ideologici e religiosi su cui quella si forma e si articola.
Mario D'Angelo, professore ordinario di materie letterarie presso gli istituti superiori, è nato a Chieti nel 1964. Laureatosi in Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea con il Prof. Giacinto Spagnoletti, si interessa alla poesia italiana del Novecento. Ha in preparazione un secondo saggio sulla poesia di Mario Luzi.
Tjiana Djerkovic, Il cielo sopra Belgrado, romanzo, € 10,00.
Dall'Introduzione di Erri De Luca
Durante gli anni della guerra di Bosnia sono stato molte volte laggiù. Ci andavano molti italiani, mossi dall'emergenza di un popolo vicino che si procurava il peggior male e si sbranava vivo. A noi che arrivavamo carichi di cibo, medicine nascoste a causa dell'embargo, scarpe, vestiti, sembrava una sola gente. Valli a distinguere i serbi, dai croati, dai bosniaci musulmani. Ci riguardava la sorte di tutti i profughi, i feriti di ogni fronte. Così la Bosnia è entrata nella nostra vita. [...] Sono stato sotto quel cielo a fianco dei vecchi che nel parco giocavano a scacchi durante i bombardamenti senza alzare gli occhi dalle mosse. Stavo di sentinella, guardavo io il cielo per loro. [...]
Dalla Presentazione di Barbara Alberti
Prima di conoscere Tijana l'ho ammirata da lontano. Il 26 maggio del '99 le ho scritto [...] Tijana mi rispose. Per fortuna il mio eroe era un eroe alla mano, che non si sentiva per niente eroe anzi piccolissima e impotente - e non faceva, come molti in quel momento, d'ogni popolo un fascio. Quell'angelo guerriero si rivelò una persona spiritosa, severa e dolcissima. Mi fece leggere alcune poesie belle e terribili di suo padre, il poeta Momcilo Djerkovic. Le scrissi altre lettere. [...] Alla barbarie Tijana oppone la cultura, alla distruzione la creazione - la pagina. Per confutare la falsità [...]
Tijana M. Djerkovic, giornalista, scrittrice.
Alfredo Fiorani, La memoria impura, romanzo, € 11,00.
Dalla Prefazione di Giampaolo Rugarli
Se un romanzo deve essere l'esposizione di una serie di avvenimenti, più o meno concatenati, sino a un colpo di scena finale, tale da mozzare il fiato al Lettore, La Memoria impura di Alfredo Fiorani corrisponde poco a queste caratteristiche, tranne forse la sorpresa conclusiva che ovviamente non rivelerò. La Memoria impura non concede nulla alle convenzioni romanzesche, ha la fissità ossessiva della prigione, una cella di tre metri per tre, dove è rinchiuso Alvaro, per scontare i venticinque anni di reclusione ai quali è stato condannato. Perché? E perché una pena così pesante? Alvaro è un assassino, anzi è un assassino seriale: ha ucciso un piccolo esercito di bambine, tutte in età preadolescenziale e tutte equamente violentate e strangolate. La condanna sta per scadere, e, alla vigilia della scarcerazione, ricordi, rimorsi, proponimenti... arriva tutto in frotta, costringendo il nostro omicida a un tumultuoso esame di coscienza. Venticinque anni di così detta espiazione sono serviti a qualche cosa? Verrà restituito alla vita civile un uomo redento (o almeno cambiato) oppure...? [...]
Alfredo Fiorani, nato a La Spezia, vive in Abruzzo. Ha al suo attivo alcuni romanzi, tra cui "L'orizzonte di Cheope"(Guida, Napoli 1998). Saggista, poeta, pubblicista, ha vinto numerosi primi premi in concorsi nazionali (Penna, Teramo, Cimitile, Eraldo Miscia, ecc).
Luigi Gentile, Coscienza nazionale e pensiero europeo in Bertrando Spaventa, saggio, € 18,00.
Dalla Prefazione
Nella storia del pensiero filosofico del Risorgimento, un posto di rilievo occupa la tradizione culturale e filosofica napoletana, che ne esaltò i caratteri principali, alla cui formulazione Bertrando Spaventa, suo illustre rappresentante e figura centrale nella cultura italiana del secondo '800, contribuì non poco.
La letteratura storiografica a lui relativa, con la complessa varietà dei modelli interpretativi forniti, ne sottolinea l'importanza della figura e dell'opera, la cui molteplicità e diversità di linee di sviluppo ne sono l'indubbia testimonianza, soprattutto in considerazione del fatto che ciascuna di esse, lungi dall'essere una monade leibniziana, chiusa in se e irrelata con ogni altra, acquista luce e valore dalle altre e queste da essa.
Luigi Gentile, professore di filosofia all'Università "G. D'Annunzio" di Chieti, ha pubblicato numerosi saggi in volume e su riviste nazionali.
Anila Hanxhari, Assopita erba dell'est, poesia, € 12,90.
Le mutevoli immagini della lingua di Pina Allegrini
E' possibile avere una "visione" nuova sulle immagini molteplici, mutevoli e misteriose della lingua? Direi di sì, a patto di abbandonare la consuetudine del consumo delle parole all'interno di un sistema comunicativo prigioniero, a volte, non solo di scuole e di tendenze ma anche, e soprattutto, delle necessarie eppure spesso frenanti ascendenze grammaticali e lessicali che condizionano lo slancio creativo, fornendo di caso in caso "stampi razionali" all'incandescente flusso della scrittura. In tal modo l'immaginario poetico, dopo aver spalancato le "finestre dell'anima", dovrà necessariamente operare, nell'ambito strutturale e semantico, degli scarti linguistici tra gli elementi formali del verso, tra le parole e le aggettivazioni, tra il segno e il suono. [...]
Elementi della scrittura poetica di Anila Hanxhari di Remo Rapino
"Assopita erba dell'est." Con questo verso essenziale si chiude la nuova raccolta, bella e suggestiva, della poetessa albanese Anila Hanxhari. Può dirsi, in qualche modo, una concisa autobiografia, da dove emergono il desiderio di crescita e la speranza, ma anche la ricerca di senso e di quiete attraverso la parola, e poi: il luogo d'origine, quell'est così vicino eppure troppo spesso sottovalutato e incompreso da noi che pure viviamo ad un passo da quel mare, che, certo, divide, ma allo stesso modo dovrebbe unire. [...]
di Mario D'Alessandro:
Di fronte a questa Nausicaa di Durazzo, che ha traversato il. mare, in cerca di una terra, vi sentirete disarmati per la genuinità espressiva, per la forza evocativa di metafore ardite (...). Poi, attraverso una più attenta lettura, scoprirete i meandri più nascosti del labirinto del suo cuore, dove un Minotauro s'annida, nelle forme della visione dolorosa dell'esistenza, in cui soltanto l'amore, il dono di se, può essere filo d'Arianna (...).
Anila Hanxhari, poetessa di Durazzo (Albania).
Francesco Iengo, Esecuzioni capitali e altre feste, saggio, € 11,00.
Dalla Presentazione di Gianfranco Dioguardi
[...] Dunque, leggere e rileggere per citare, ma anche per consentire il giusto e vero godimento intellettuale, e le utili meditazioni da riproporre, come suggeriva Sciascia, nei fatti che interessano il mondo attuale. Sentimenti, tutti questi, che ho provato intensi nel percorrere la galleria di personaggi letterari che Francesco Iengo ripropone nel suo libro sulle esecuzioni capitali. Un testo costruito sulla citazione, e che si trasforma in una vera e propria esposizione antologica di brani esemplari, commentati con acume dall'Autore. [...] E, dunque, anche per contrastare l'inesorabile imbarbarimento purtroppo intrinseco con il progresso avanti in particolare dai mass media e dalla realtà virtuale delle TV, è importante passeggiare in "museo dell'esistenza", traendo ispirazioni utili meditazioni dagli insegnamenti che sa proporre. Che è poi lo scopo per il quale, io credo, Francesco Iengo ha voluto proporci questo bel volume.
Francesco Iengo, (Udine 1938 - Chieti 1999), dal 1975 docente di Estetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Ateneo "G. d'Annunzio" di Chieti, ha scritto di critica letteraria, teoria della letteratura e letteratura urbana. I suoi volumi hanno indagato, in particolare, l'avanguardia poetica novecentesca, il Futurismo, il rapporto tra scrittori e metropoli in corrispondenza della prima rivoluzione industriale, la formazione del gusto urbano moderno ad opera di intellettuali di punta fra Sette e Ottocento e, da ultimo, Leopardi e Nietzsche in quanto critici della modernità. Il suo ultimo libro (Il corpo superfluo - La natura e l'Occidente. Una linea di lettura, Edizioni dell'Orso, Alessandria 1998) ha esaminato la concezione della corporeità nelle grandi correnti di pensiero, dai filosofi greci alla post-modernità. Ha collaborato per anni alla rivista "Prometeo" di Mondadori e suoi saggi sono comparsi su riviste napoletane e su quelle dell'Archivio Umanistico Rinascimentale dell'Università di Bologna. Si è anche divertito a giocare con il materiale letterario: di qui, due volumi di versi (Variazioni Goldberg, Nuovi elementi di dissoluzione per i tipi delle Edizioni Noubs di Chieti) e i volumi di racconti "Sintomi d'intossicazione letteraria. Nove prose della transretroguardia" (Vecchio Faggio, Chieti 1989) e "Sintomi di ordinaria intossicazione" (Edizioni del Leone, Venezia 1998).
Aldo Marroni, Maître à sentir Melchiorre Delfico e il problema del bello. € 10,00.
Aldo Marroni, (Giulianova, 1952) ha al suo attivo le seguenti pubblicazioni: "Klossowski" (Pescara, Tracce, 1990); "Klossowski e fa comunicazione artistica" (Palermo, Aesthetica preprint, 1993); "Filosofie dell'intensità, Quattro maestri occulti del pensiero italiano contemporane"o (Milano, Mimesis, 1997) ; "Pierre Klossowki, Sessualità, vizio e complotto nella filosofia" (Milano, Costa & Nolan, 1999);" lnestetiche, Desoggettivazione e conflitto nel sentire contemporaneo" (Pescara, Tracce, 2000). Ha inoltre curato la pubblicazione di opere di Klossowski, Rigaut, Sarno e Delfico. Suoi scritti sono apparsi sulla "Rivista di estetica", "Estetica news", "Tempo presente", "Revue des Sciences Humaines", "Itinerari", "Oggi e domani". Nel 2001 ha curato l'edizione italiana dell'opera: P. Klossowski, Il Mago del Nord (Milano, Ed. Mimesis).
Francesco Paolo Michetti, Inediti, a cura di Vito Moretti, € 12,90.
Questi inediti consentono sia di tracciare un profilo più complesso della personalità umana ed artistica di Michetti sia di definire le ragioni prossime e meno prossime di talune sue scelte, anche di vita. Nelle prose egli sintetizza molte letture e vari spunti riflessivi che lasciano intravedere un percorso formativo orientato verso l'acquisizione di tematiche non soltanto artistiche, ma anche filosofiche, etiche, psicologiche, religiose e di più estesa cultura, assunte nel proprio orizzonte per effetto degli stimoli provenienti dagli ambienti di fine Ottocento e dai continui interrogativi elaborati dalla sua stessa sensibilità. Queste carte, inoltre, forniscono per la prima volta i riferimenti concettuali e i percorsi che scandirono il ritorno di Michetti alla fede cattolica e alla realtà d'un'esistenza affidata in gran parte alle ragioni dello spirito e alle eloquenze del cuore.
Introduzione di Vito Moretti
Michetti, evidentemente, non fu solo quel "signor del pennello", come ebbe a chiamarlo Gabriele D'Annunzio ne La Chimera, ma anche uomo di pensiero e di ricerca, se di lui si dispone d'un cospicuo materiale rivolto allo studio delle intimità spirituali e all'analisi delle più diverse questioni conoscitive e pratiche: un materiale, peraltro, che qui si pubblica per la prima volta e che è di sicuro la parte appena residua d 'un esteso quanto continuo lavoro di annotazione, nel quale l'artista si impegnò dagli anni giovanili a quelli della piena e tarda maturità, sino a comporre un vero e proprio "diario", un "libro-raccolta", per così dire, ad immagine della sua stessa esistenza e dei problemi che via via l'attraversarono. [...]
Gli inediti riprodotti in questo volume appartengono alla collezione privata del notaio Fernando De Rosa che con graziosa e squisita liberalità li ha resi disponibili e che qui, naturalmente, si ringrazia.
Francesco Paolo Eustachio Michetti, nacque a Tocco da Casauria il 2 ottobre 1851 (registrato poi il 4 ottobre). Pittore e fotografo di altissimo valore artistico, fu iniziato allo studio del pennello a Tocco dal maestro Marchiani che gli ottenne un sussidio per studiare a Napoli all'istituto delle Belle Arti. Ebbe per maestro Domenico Morelli. Il temperamento ribelle del giovane artista mal si conciliava con la dominante tradizione secentesca della capitale partenopea. Abbandonata l'Accademia nel 1869, il pittore si ritirò nell'eremo di Francavilla al Mare, continuando con serietà d'intenti lo studio dal "Vero", attingendo dalla selvaggia e dolce sua terra quegli insegnamenti che non aveva creduto di apprendere dallo studio accademico. Nei primi anni della sua produzione pittorica il Michetti subì l'influsso del Palizzi, di Moretti e di Dalbuono. A partire dal 1877, un intenso rinnovamento e trasfigurazione estetica si manifestano nel Michetti che, con l'adozione del pastello, approda ad un autentico capolavoro, "Il Corpus Domini" (1877) che il D'Annunzio, entusiasta, definì "il verbo divino". Partecipò all'esposizione universale di Parigi e a quella di Firenze, di Torino e di Milano, durante il periodo 1878/1881. I suoi quadri famosi sono: "Il Voto" (1883), "La Figlia di Iorio" (1895), "L'Offerta" (1896), "Le Serpi e gli Storpi" (1900). Con l'ultimo capolavoro la forza pittorica di Michetti comincia a declinare e il maestro si dedica completamente alla fotografia per cui sentiva un grande interesse. Attraverso la fotografia Michetti raggiunse il livelli più alti della sua espressività artistica. Morì a Francavilla al Mare il 5 marzo 1929.
Vito Moretti, è docente di Teoria e storia dei generi letterari presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università "G. D'Annunzio di Chieti. Si interessa di poesia e cultura letteraria, sia in lingua che in dialetto, ed ha già dedicato vari studi alla letteratura dei primi secoli e a quella dal Sette al Novecento.
Contessa Lara, La scalata alla fortuna, romanzo a cura di Carlotta Moreni, € 16,00.
Dall'Introduzione
Il nome della Contessa Lara viene generalmente associato al titolo del suo romanzo più noto, L'innamorata ( 1892) e alle raccolte poetiche Versi (1883), E ancora versi (1886), Nuovi versi (1897), vale a dire a quelle opere che maggiormente segnarono il suo destino letterario. Tralasciato dalle bibliografie, dimenticato sulle colonne del periodico che lo aveva ospitato, il romanzo La scalata alla fortuna vide la luce la prima e unica volta in appendice al "Don Chisciotte della Mancia" dal maggio all'agosto del 1890. Nell'arco di tredici anni di attività letteraria, questo romanzo si pone come il primo tentativo della Contessa di dare vita ad un'opera di ampio respiro, in quanto fino a quel momento aveva scritto soltanto novelle e disseminato cronache di vario tipo sulla stampa periodica. Al fine di consolidare il proprio prestigio agli occhi della critica e dei lettori era, del resto, indispensabile misurare il proprio talento con una diversa forma narrativa. In una società che appare diretta rapidamente verso le moderne strutture dell'informazione, il successo di uno scrittore era strettamente legato al processo d'integrazione tra libro e giornale, fenomeno peculiare della cultura ottocentesca; il giornalismo quasi sempre costituiva il punto di partenza, come nel nostro caso, di una fortunata carriera letteraria, e la natura ibrida del feuilleton favoriva l'apprendistato necessario per affinare gli strumenti. Nel romanzo d'appendice non a caso si ritrovano due importanti qualità: la lunghezza della narrazione, che è quella di un libro, e la struttura a puntate propria del giornale, in grado di soddisfare rapidamente le esigenze di mercato.
Contessa Lara, nella seconda metà dell'Ottocento, sconvolse la vita salottiera delle belle donne romane. Bella, intelligente e colta, spregiudicata e dotata di un temperamento passionale, la sua esistenza appare costellata di scandali, uccisioni, molte passioni. Pubblicò diverse opere e morì uccisa da un colpo di pistola.
Carlotta Moreni, ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso l'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti. È autrice di articoli e saggi critici riguardanti la letteratura dell'Otto-Novecento. Di recente ha pubblicato il volume "Cronaca Bizantina", ( 1881-1885). Indici, Roma, Bulzoni 1997.
Gian Luigi Piccioli, Epistolario collettivo Cento anni di storia d'Italia e del mondo nelle voci degli abitanti di Navelli, romanzo, € 11,00.
Se in Cent'anni di solitudine Garcia Marquez fa incontrare a Macondo uomini di razze diverse riunendo le Vicende di più generazioni in un solo destino, in Epistolario collettivi Piccioli descrive l'epopea "autoctona" di Navelli, la cui eccentricità (o marginalità) assurge a simbolo universale non solo di una regione, ma anche di tutti i paesi del mondo dimenticati da Dio e dagli uomini.
I navellesi, inconsapevoli ed incolpevoli della loro separatezza, recheranno fieri le notizie della piccola comunità a cui appartengono, promuovendo - nei luoghi più lontani - la conoscenza dei segni d'una civiltà umile ma sicuramente non trascurabile.
Il libro, parcellizzato in brevi epistole, è un piccolo capolavoro che, nel proporre in modo insolito un secolo di storia, ce ne fa gustare il succo, e forse il senso più profondo. Denso di fotogrammi intensi e tumultuosi che si incidono negli occhi e nell'animo con la forza di un appassionante, sorprendente, divertente film, questo romanzo incontra il favore di giovani e anziani, di ragazzi e adulti: ne è prova il successo riscosso dalle precedenti edizioni, di Bompiani nel 1973, e di Fabbri, per gli studenti delle scuole medie.
Questa edizione presenta una nuova versione, arricchita, rivista e corretta dall'Autore.
Gian Luigi Piccioli, vissuto fino ai venti anni in Abruzzo, risiede a Roma. Ha pubblicato i romanzi: "Inorgaggio" (Mondadori, 1966), "Arnolfini" (Feltrinelli, 1970), "Epistolario collettivo" (Bompiani, 1973; edizione scolastica Fabbri Editori; riduzione radiofonica Rai trasmessa dal 1987), "Il continente infantile" (Editori Riuniti, 1976), "Sveva" (Rusconi, 1979; premio Villa San Giovanni), "Viva Babymoon" (Bompiani, 1981; premio internazionale Trento per la letturatura giovanile), "Tempo grande (Rusconi, 1984; premio Scanno), Il delitto del Lago dellEur (Camunia, 1987; premio Flaiano; riduzione radiofonica Rai trasmessa dal 1990), Cuore di legno (Rizzoli, 1990) e L'erba di AuschllJitz cresce altrove (Arlem 2000). E' anche autore di Racconti e Favole proibite (e altre favole) (Arlem, 1998), oltre che di libri sempre più rari e introvabili. Viaggiatore e giornalista, pubblica reportages dall'Europa, dall'Africa, dalle Americhe, dal Vicino e dall'Estremo Oriente. Alcuni sono raccolti in volume, come Viaggio nel mestiere Saipem (Kappagraph, 1980) e Una Cina per il 2000 (Ecos, 1980), che probabilmente è il primo reportage italiano tradotto in cinese e distribuito in Cina. E' impegnato nella tutela del diritto d'autore ed è anche segretario generale del Sindacato Nazionale Scrittori.
Mauro Ponzi, La storia siamo noi, romanzo, € 15,00.
Romanzo vincitore della 1a edizione del Concorso Nazionale di Letteratura Saggistica e Arte "Rita Ciprelli".
Gli avvenimenti e i personaggi di questo romanzo sono frutto della fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti, luoghi o persone realmente esistite deve considerarsi puramente casuale. Il sottofondo storico, invece, non si può cancellare nemmeno con dichiarazioni di comodo.
Mauro Ponzi, insegna alle Università di Roma e di Berlino.
Remo Remotti, Città, Donne, Segni Zodiacali, Ferrovie dello Stato, Monologhi, Mostri ... ed altro, umorismo, quarta ristampa, € 15,00.
Un libro esilarante, mitico, come il suo Autore
Dalla Presentazione di Lisa Ginsburg
Dalla scrittura di Remo Remotti si è subito colpiti, e per ragioni diverse. Anzitutto per l'ironia, il disincantamento, L'onnipresenza del tema freudiano-edipico e del sesso - o, più in generale, per via del suo sguardo ossessivamente rivolto agli esseri umani, siano essi donne guardate con occhio maschile, o uomini in sana contemplazione delle donne. Ma non solo: lo stile, ad esempio, è di una consistenza assolutamente inusuale, non leggera, ma spiccia. Che non indugia sugli echi di quello che descrive, ma guarda e passa, seguendo l'eclettismo della sua stessa natura vorace, insaziabile, nemica di ogni moderazione e fissità. Il risultato è che storia d'Italia, cultura delle avanguardie artistiche; Roma dei vicoli e delle piazze, mode e mondanità e per contro i mestieri, la gente che lavora; lo sport e le donne, protagoniste incontestate, tutto si mescola insieme senza mai enfasi, senza teatralità ma con un bellissimo senso del teatro, della scena.
Questo si impara dalla scrittura (così come dalla persona) di Remo: che lui la vita ha scelto di non solamente stare a guardarla scorrere, ma di viverla, di recitarla, di soffrirla e gioirla in una contemplazione pro- fonda, senza però ombra di passività. [...]
Remo Remotti, è nato a Roma nel 1924. Pittore-scultore, attore, autore teatrale, umorista. Ha lavorato con Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Ettore Scola, i fratelli Taviani, Werner Masten, Peter Ustionov, Gioele Dix, Nanni Loy, Carlos Alsina, Giampiero Solari, Renato Mambor, Maurizio Michetti, Silvia Arzuffi, Carlo Mazzacurati, Egidio Eronico, Silvio Soldini, ed altri.
Carmen Cinzia Santoro, ... e il suon di lei La Concezione estetico-musicale in Giacomo Leopardi, saggio, € 15,00.
Con grande accuratezza, l'autrice di questo volume interroga le "sudate carte" - in particolare lo Zibaldone e l'Epistolario - allo scopo di ricostruire l'estetica musicale, per certi versi sorprendente, di Giacomo Leopardi.
Ne ricava nozioni nuove, talvolta del tutto impreviste sulla sostanza culturale e la rete di rimandi entro cui le opere dello scrittore maturano. Tale patrimonio diventa "memoria creativa" che dimostra l'influenza di alcune acquisizioni leopardiane sul pensiero di altri sommi, come Schopenhauer e, sopra tutti, Nietzsche.
Carmen Cinzia Santoro compie, infine, una ricognizione sulle preferenze musicali di Leopardi, che si rivelano a volte in contrasto con una sensibilità votata al pessimismo e alla malinconia. Non mancano pertanto accenni al rapporto intercorrente tra la musica e i Canti: lo studio di Carmen Cinzia Santoro può così assecondare una più adeguata ed efficace lettura del mondo poetico leopardiano.
Carmen Cinzia Santoro, laureata in Filosofia e diplomata in Pianoforte, ha al suo attivo testi di critica e di saggistica, tra i quali: "Appunti sul concetto estetico del linguaggio dodecafonico di A. Schönberg nella cultura occidentale del Novecento"; "L'opera d'arte e il concetto di musica nella filosofia di F. Schelling"; "Il rapporto malattia - arte nel Doctor Faust di T. Mann"; "Nietzsche e la sua musica";" La musica colta in Europa. Dal 1993 è Direttore Artistico dei Corsi di "Interpretazione Musicale" di Roccaraso.
Mauro Smocovich, L'Angelo Curioso/ Imperfetto Silenzio, racconti. € 15,00.
Prefazioni di Carlo Lucarelli
Chi non conosce la letteratura di genere è portato a pensare che sia una strada stretta, dai confini ben definiti e invalicabili come il guard rail di cemento di un'autostrada. In realtà i confini del genere, che siano le atmosfere cupe del noir o le visioni futuriste della fantascienza, sono virtuali e impalpabili come le mura di un ologramma e non chiedono altro che di essere violate e perforate da spiriti curiosi.
Molti dei racconti de "L'Angelo Curioso", infatti, potrebbero essere classificati come racconti di genere. Dalla lucida follia da serial killer di "Irritazioni", al metapoliziesco di "Breve racconto", alle visioni cyber di "Quando c'è l'amore...", fino alla fantascienza classica delle astronavi galattiche di "Agnus Dei"... i generi ci sono tutti. Ma come Angeli curiosi, i racconti di Mauro Smocovich volano via, scivolano tra le convenzioni narrative e mutano, si trasformano come embrioni investiti dalle radiazioni nucleari e diventano unaltra cosa, che sta a metà tra Scerbanenco e Lovecraft.
Diventano brevi frammenti di storie con interi universi nascosti tra le righe. Mondi sconosciuti ancora da immaginare, metà oscure che soltanto un angelo curioso come un angelo ribelle può permettersi di sorvolare.
"Non si può dire tutto in un racconto".
È la frase finale di un racconto di Mauro Smocovich, parte della quale ne costituisce anche il titolo e, secondo me, dice molto del suo stile e del taglio di "Imperfetto Silenzio". Perché quello che accomuna tutti i frammenti di questa raccolta di racconti è proprio questo silenzio carico di significato, gonfio di suoni che ronzano in sordina tra una frase e l'altra, brevissima, spezzata, come lasciata a metà perché il resto sia da immaginare. Un silenzio come quello che si sente quando ci si tappa le orecchie con le mani e il silenzio non è più silenzio e basta, ma un silenzio in cui rimbombano cose nascoste, echi di pensieri che vengono da dentro la testa e non da fuori. Un silenzio imperfetto, appunto.
Le cose che appaiono tra le frasi dei racconti sono ombre e luci. Ombre cupe di "incubi e succubi", di cadaveri di sogni, di angosce nere in agguato, pronte ad aggredire nei momenti di maggiore vulnerabilità, al risveglio dal sonno, per esempio, sull'orlo di una scogliera, di notte. Le luci, invece, sono quelle dell'ironia, del colpo di scena finale che illumina le ombre col lampo di un sorriso cattivo ma forte, a metà tra Kafka e Buzzati.
A dimostrazione che non dire tutto, in un racconto, a volte significa dire molto e forse di più.
Mauro Smocovich (1966). Scrittore. Ha pubblicato il romanzo Non è per niente divertente"(Il Foglio Edizioni, 2002). Alcuni suoi racconti si trovano sul sito Carmilla on line, sul sito Orient Express, sul sito de La Pergamena Virtuale, Stampa Alternativa (Spazio Autori) e nel sito ufficiale di Francesco Gazzé (Antologia). Ha sceneggiato lo spettacolo multivisivo della DTF Inc. L'Angelo Imperfetto"tenutosi a Camerino durante la manifestazione Camerino Photographs 2000" Dai suoi racconti è stato tratto lo spettacolo teatrale Corpi estranei a cura dell'Associazione Pomodoro di Matteo Cotugno e Anna Rita Fiorentini.E' curatore, insieme a Sacha Rosel, del sito i pinguini nel sottoscala (http://www.ipinguini.com) e del sito di Carlo Lucarelli (http://www.carlolucarelli.net). E' curatore inoltre del portale del Thriller (http:/www.thrillermagazine.it) e del sito di Valerio Varesi. Altri racconti sono usciti nelle antologie Colpi di testa (Noubs, 2007) e Borsalino un diavolo per cappello (Robin Edizioni, 2007). Ha curato il DizioNoir (DelosBooks, 2006)
Alfonsina Storni, Ultratelefono, Poesie a cura di Daniel Carril. Introduzione, traduzioni e note di Pina Allegrini, € 20,00.
Dall'Introduzione di Pina Allegrini
Alfonsina aveva quattro anni quando attraversò il mare per la prima volta, ne aveva quarantasei quando, dopo una notte di tempesta, il mare la riconsegnò alla riva, in un mattino di primavera australe del 1938. Questi due incontri, entrambi a loro modo fatali, delimitarono un arco di tempo relativamente breve dentro cui si svolse e si consumò la vita di Alfonsina, donna e scrittrice. Una vita trascorsa all'insegna della lotta, dell'anticonformismo aperto e provocatorio, dell'auto affermazione conquistata a fatica. "Tu vida es un gran rio, va caudalosamente" cantò Alfonsina, rivolgendosi ad un "tu" maschile, quel "var6n" referente primario, antagonista, interlocutore privilegiato e conflittuale di tanti suoi versi. In realtà fu la stessa sua vita a scorrere impetuosamente, debordando dagli argini di un mondo convenzionale, travolgendo con impeto inarrestabile i percorsi obbligati di una morale farisaica, trascinando, fra fanghiglie e detriti, brillanti di bottiglia e ciottoli d'oro di una poesia in cui tensione e ribellione costituivano i gorghi e gli ingorghi di una vicenda personale destinata a diventare emblematica. [...]
Alfonsina Storni, dalla NOTA BIO-BIBLIOGRAFICA di Pina Allegrini:
1892 Il 22 Maggio (29 data ufficiale), a Sala Capriasca (Canton Ticino ), nasce Alfonsina Storni, terzogenita di Alfonso Storni e Paolina Martignoni [...]
1916 Esce il suo primo libro, LA INQUIETUD DEL ROSAL, con prefazione di J.J. Lastra. Alfonsina stessa, in seguito, lo rinnegherà definendolo " de primer modo, sobrecargado de mieles romanticas". L'opera passa quasi inosservata ma apre ad Alfonsina le porte, fino ad allora inaccessibili alle donne, dei cenacoli che animano la vita culturale bonearense.
1938 Di ritorno a Buenos Aires l'accoglie la tragica notizia di un doppio suicidio: quello di L. Lugones e quello di Egle, la figlia ventiseienne di H. Quiroga. Prepara i suoi ultimi libri: MASCARILLA Y TREBOL e una ANTOLOGIA POETICA in cui raccoglie quello che considera il meglio della sua produzione. I due libri usciranno postumi. Nel mese di ottobre Alfonsina parte alla volta di Mar del Plata e lì prende alloggio in una pensione, dove trascorre i suoi ultimi giorni solitari e dove invia a La Naci 6n la poesia "Voy a dormir" , considerata da R. Giusti il suo testamento poetico. Poi, all'una di notte del 25 Ottobre esce di casa per non farvi più ritorno. Lascia nella stanza vuota un biglietto su cui ha scritto, con inchiostro rosso: "Me arrojo al mar".
Questo volume ha il patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica Argentina.
Francesco Tozzi, Le regole del "se", € 15,00.
Un esordio straordinario. Un romanzo originale, fantastico, difficilmente inquadrabile all'interno dello scontato panorama letterario italiano.
Francesco Tozzi, medico radiologo, è nato nel 1954 a Roma. Questa è la sua opera prima.
Franco Trequadrini, Semantica della Fiaba e altri saggi, € 11,00.
Ad Agnese
... fra noi bambini
Un saggio fondamentale sulla letteratura per l'infanzia
Franco Trequadrini, è nato a Città S. Angelo (Pe) nel 1945 e insegna Letteratura per l'infanzia nella Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università dell'Aquila. Svolge un'intensa attività di formazione e di aggiornamento ed è riconosciuto come uno dei più autorevoli esperti in materia di fiaba, poesia e teatro per ragazzi. Impegnato anche nella critica letteraria, alla quale ha dato numerosi contributi (ricordiamo: "G. G. Napolitano scrittore e viaggiatore", "Antiromanzo e satira in Ennio Flaiano", "Epifania di Laura". "Saggio su Petrarca"), ha pubblicato: "Letteratura come rimpianto e come nostalgia", "Il libro e il bambino ribelle", "Invito alla fantasia", "La poesia e il bambino poetante", "Gianni Rodari all'università". Presso la sua Cattedra ha costituito il Collettivo di Letteratura per l'Infanzia e con un gruppo di ex-allievi ha recentemente fondato l'Associazione "La fabbrica di cioccolato". Svolge attività di collaborazione e di consulenza con siti internet specializzati in servizi per l'infanzia.
Mario Zoli, Fiori Astrologici a cura di Bia Gatren (I edizione novembre 1998). € 20,00.
Dall'Introduzione di Giuseppe Bezza
Dei tanti modi di osservare il cielo ve ne è uno del tutto particolare. È un modo che richiede, da parte di chi osserva, una certa conoscenza dell'oggetto contemplato ed altresì un'attenzione continua, una curiosità sempre nuova. Il contemplato diviene così familiare a chi osserva e gli appare come un essere vivente. Il cielo ha una vita che non può essere definita con criteri temporali umani, appare perenne e sempre in moto. Le stelle infinite che lo popolano, le svariate figure che lo animano raccontano la storia dell'uomo, non solo dell'antico, ma anche del contemporaneo, poiché l'uomo non ha mai cessato di leggere nel cielo i fatti significanti della propria vita.
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Mario Zoli (Faenza 1939-1995) si laureò il Lettere Classiche a Bologna nel 1963, dedicandosi poi con passione all'insegnamento fino al 1980.
Uomo colto e raffinato, i suoi molteplici interessi di moderno "umanista" lo hanno portato indagare e ad approfondire campi svariati di ricerca e a spaziare nell'universo della letteratura, del mito, dell'astrologia, con frequenti incursioni anche nel campo della scrittura, della poesia e della rappresentazione teatrale.
Fondatore e condirettore, fin dal 1978, della rivista di astrologia Zodiaco, vi ha pubblicato studi specifici (Il segno della Vergine) e personalissime rivisitazioni di grandi personaggi (G.Puccini, F.G. Lorca). Dal 1980 al 1987 è stato delegato CIDA (Centro Italiano di Astrologia) per la provincia di Ravenna e membro del Consiglio Nazionale. Ha preso parte ai Congresso Nazionali di Palermo (1982), Salsomaggiore (1984), Milano (1987).
Le sue pubblicazioni:
Il segno della vergine, Armenia, Milano 1982;
I fenomeni e i pronostici di Arato, Arktos, Torino 1984;
Il tempo e la parola (antologia di epica), Bulgarini, Firenze 1994;
Luminose Stagioni (scritti e poesie), Moby Dick, Faenza 1966.
Luciana Piccirilli, Nostalgia, pp. 148, euro 15.
Poesie accompagnate da foto suggestive creano un libro indimenticabile, di forti emozioni.
Antonio Ciancio, Mie care nipoti…, pp. 360, euro 15.
L’Autore ripercorre un lungo tratto della sua vita, dall’infanzia fino ai primi anni Novanta. Con una prova semplice e di piacevole lettura egli tesse una rete significativa di ricordi, ricomponendo in un quadro vivo, complesso e fedele ai fatti della vita di partito, della realtà politica e sociale abruzzese, avvenimenti del contesto nazionale e internazionale, eventi di vita privata e familiare.
William Brogan, “Invenzioni sceniche”.
Il libro “Invenzioni sceniche” di William Brogan, “nom de plume” di un autore che per ora vuole mantenere l’anonimo raccoglie quattro testi teatrali che sono “tranches de vie” contemporanea. Testi che, per i temi speculativi trattati, aspirano ad entrare nell'ampio novero dei dialoghi filosofici, genere che inizia con i dialoghi di Platone per giungere fino ai giorni nostri. Un genere, quello del dialogo filosofico, che comprende opere di autori classici latini e rinascimentali, ma anche un’opera “rivoluzionaria” nel suo tempo, perché avvia la “nuova scienza”, “Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” di Galileo Galilei. Un genere che annovera, tra l’altro, le “Operette morali” di Leopardi e il pirandelliano atto unico “L’uomo dal fiore in bocca”, opere che esprimono, come meglio non si potrebbe, quale è il senso della vita per i due autori.
L’idea di teatro espressa da queste “invenzioni” è quella di uno spazio scenico raccolto, che evoca un luogo chiuso (una stanza?), nel quale gli attori recitano la loro parte dinanzi a spettatori che assistono alla “performance” immersi nel buio della sala (la cavità teatrale), come fossero tanti “voyeurs”. In “Un incontro occasionale”, l’incombente sentimento della morte viene espresso con un certo “sense of humour”, forse per esorcizzarne la paura. In “Il gioco delle coppie”, improvvisi e imprevisti intrecci d’amore si esauriscono nel volgere di una serata. In “Sogni d’avvenire”, le frustrazioni del presente preannunciano quelle future, secondo una collocazione temporale postsessantottina. In “Il fotografo e l’attrice”, gli strani casi della vita creano un puzzle che appare impossibile da comporre o ricomporre.
“Il teatro moderno è il teatro epico” scriveva Bertolt Brecht. Assioma che trova conferma in questi quattro testi. In essi la narrazione, il “tunc”, prevale nettamente sull’”hic et nunc” del dramma. Si ripropone così il tema pirandelliano del “dramma impossibile”. Il passato incombe sul presente e lo condiziona. I personaggi non vivono, ma rivivono le loro storie, come in uno “stream of consciousness”. Una sottile ironia pervade il dialogo, inducendo un effetto di straniamento dell’attore, rispetto alla parte recitata. Dialoghi estremamente concisi, che nel rifuggire da noiosi excursus, favoriscono una recitazione tanto più incisiva, quanto più se contenuta in tempi rapidi. Dialoghi vincolanti per il regista come se fossero una partitura musicale. La parola torna così ad essere strumento di comunicazione, funzione che sembrava tramontata col teatro dell’assurdo. Non teatro del gesto, tanto caro alle avanguardie del secondo novecento, ma teatro della parola. Testi che si presentano come “struttura che vuole essere altra struttura”, ossia brani letterari che vogliono divenire, per essere più correttamente apprezzati, rappresentazione scenica. Brani che sono espressione di “teatro povero”, per usare le parole, di un indimenticato esponente delle surricordate avanguardie, Jerzy Grotowsky, in quanto in essi assume rilievo primario il rapporto essenziale tra attore e spettatore, senza ulteriori elementi che servono di arricchimento alla scena. I personaggi infatti non sono mai più di quattro. In uno di tali testi sono addirittura solo due. Ciò implica la loro costante presenza sul palco e quindi un contatto ininterrotto col pubblico, testimone di un rito immediato che si consuma nel volgere di un lasso di tempo contenuto. Fin dalle sue origini è questa la magia del teatro: la dimensione del rito che affiora dal mistero del mito. Nel caso di questi testi, i miti del nostro tempo. Testi che si leggono come racconti brevi, con le didascalie che funzionano da parti descrittive, una lettura gradevole e meglio fruibile se il lettore riesce a immaginali recitati. In ambito teatrale le avanguardie artistiche del Novecento, storiche e non, hanno sperimentato nuove forme espressive. Tali sperimentazioni, rimeditate, dovrebbero costituire le premesse del teatro postmoderno. I testi raccolti in questo libro si inseriscono in tale solco.
FRANCESCO IENGO Variazioni Goldberg, poesia, pp. 72, Euro 5,00
SANDRO STICCA La poetica del tempo sacramentale. Da Claudel a Pinori. La letteratura teatrale da Paul Claudel a Memmo Pinori, pp. 160, Euro 20,00
AA.VV. Antologia della poesia della ex Jugoslavia, a c. di Stevka Smitran, la prima traduzione in italia dei poeti della ex Jugoslavia, con testo a fronte, Sarajlic, Djerkovic, Jovovic, Lalic, ecc., pp.324, Euro 29
GIANNI OLIVA E GUGLIELMO ZAPPACOSTA, Breviario di metrica italiana. Una chiara introduzione alla metrica italiana. Con glossario, pp. 130, Euro 10,00
GIUSEPPE MEZZANOTTE Massime immorali e pensieri vani. Massime e pensieri scabrosi dello scrittore di fine Ottocento, pp 64, Euro 20
AA.VV. Poeti a Pescocostanzo, poesia. Evtusenko, Holub, Loi, Risset, Ruffilli, Theophilo, Van Toorn, pp. 76, Euro 15
REMO RAPINO Terre rosse terre nere poeti del Novecento in rima: Michelstaedter, Pessoa, Lorca, Joszef, Mandelstam, Storni, Pavese, Thomas, Scotellaro, Hikmet, Di Leo, Neruda, Seifert, Fortini, Rosselli, pp.148 Euro 15
GIUSEPPE PORTO La bianca rosa, poesia, a c. di V.Moretti, p.266, ISBN 8887468222.
DANTE MARIANACCI Signori del vento Lords of the wind poesia pref. di M.Luzi e C.Tomlinson, p.118, Euro 10; ISBN 888746815X
LUCIE BONATO MARYSE EMERY La cattedrale Santa Sofia di Nicosia Lfeclettismo gotico nel Mediterraneo orientale, ill., p. 46, E 10; ISBN 8887468214
ANTIOCO CIANFARANI QUALCOSA DI NUOVO, racconti, p. 174, Euro 10, ISBN 8887468249.
SECONDA GUERRA MONDIALE. BOLLETTINI E DOCUMENTI. Unfopera unica che riporta tutti i bollettini di guerra della seconda guerra mondiale. Con documenti dellfepoca. A c. di N.Ciammaglichella. 2 volumi in cofanetto, con ill. pp. 636+688, Euro 55,00. ISBN 8887468257.
PANDERE. Rivista internazionale NUMERO 0, euro 10,00.
Con testi di ADONIS (LIBANO) , TAKANO (GIAPPONE), KRIPPENDORFF (GERMANIA), ZIZEK (SLOVENIA), PANTIN (VENEZUELA), RUDMAN (USA), VON BERNER (SPAGNA), DE BRITO (PORTOGALLO), DELOUZE (FRANCIA), ZHENKAI ZHAO (CINA/USA) , PECORA, BAR KOHAV (ISRAELE), RUDMAN (USA), PANIKER (INDIA), FONTANELLA (USA), MARRONI, EKNER (NORVEGIA), TROISIO, DRAGOMAN (ROMANIA/UNGHERIA), CAVICCHIA, MALANGATANA (MOZAMBICO), LOPES (MOZAMBICO), NICHOLS (FRANCIA).
PANDERE NUMERO UNO, euro 10,00.
Con testi di: PAMIO AUGE' (FRANCIA) FERRAOTTI PIERANTONI VAN TOORN (OLANDA), ATTOLICO, SANGUINETI CAPPI RUFFILLI IBARGUENGOITIA (MESSICO), MINORE, BEUSE (GERMANIA), TOSCANI, RUBIOLA, PANIKER (INDIA), CAVICCHIA
PANDERE NUMERO 2, euro 10,00.
Con testi di : MARIANI (USA) SCARZA (USA) SERAFINI STICCA SALVATORE (USA) ZAPPACOSTA (USA) MINORE VENTURA D'ANGELO DI IACOVO D'ALESSANDRO D'ALFONSO (CANADA) FONTANELLA (USA) MORONI (USA) DE PALCHI (USA) BONAFFINI (USA) LIVORNI DI FAZIO GIANSANTE.
SALVATORE CAMMARATA, Questa ed altra terra. Poesie, pp. 188, Euro 15,00 ISBN 88-87468-67-2.
LUCA PUGLIELLI, Rocco Carabba. Editore per ragazzi. In un denso e documentatissimo saggio l'Autore ricostruisce, sullo sfondo di un ambiente culturale che sente I primi sintomi della modernità, la vicenda dell'editore Rocco Carabba, il quale avverte l'importanza di un mezzo di comunicazione culturale come il libro per ragazzi e il libro scolastico. pp. 272, Euro 18,00 ISBN 88-87468-69-4
AA. VV. Un antifascista abruzzese. Francesco Innamorati, martire della libertà. Documenti testimonianze, riconoscimenti. pp. 96, Euro 15,00
ALFREDO FIORANI, Il solipsismo di genere femminile. Laudomia Bonanni, saggistica.
MICHELE MEOMARTINO, Il destino delle foglie, racconti.
GIUSEPPINA RANDO, Vibrazioni, poesia.
SANDRO VALLETTA MARIANGELA IPPOLITI, Testimoni del disagio, saggistica.
LUCIANA PICCIRILLI PROFENNA, Sulle ali del tempo, biografia.
GIUSEPPE F. DE TIBERIIS, Chieti nell'età moderna, storia.
LAURA AGA ROSSI, Come l'Araba Fenice, teatro.
ANTONIO GIAMMARINO, Plico fotografico, saggistica.
MARILIA BONINCONTRO, Retabli, poesia.
ANILA HANXHARI, Cicatrici d'acqua, poesia.
AA.VV., I nostri primi vent'anni. Clinica urologica, a c. di R. Tenaglia, medicina.
FILIPPO CANCI, Viet, poesia.
RITA PELUSI, Racconti.
DANIELE MOLININI, Goa, romanzo.
GIUSEPPE ROSATO, La traccia di beltà, poesia.
ROSANNA DI IORIO, Con le nostre mani d'anima, poesia.
EMILIANO TOLVE, Tremendo punto, poesia.
CARLO GIULIO PEZZI, Le porte del silenzio, poesia.
NICOLETTA COPPO, Masala & Gianduiotti, romanzo.
VINCENZO D'ANGELO, Linea d'ombra, poesia.
CAMILLO GASBARRI, Poliorama teatino, saggistica.
GIORGIA CALISTI, Pasquale Celommi tra arte e fotografia, saggistica.
REMO REMOTTI, Sto per diventare quasi famoso, umorismo.
FLAVIO TOMASSINI BARBAROSSA, Sacro e profano, saggistica.
REMO GASPARI, La mia vita al servizio dell'Italia, a c. di E. Mililli, M.Pamio, S. Valletta. Autobiografia.
FRANCESCO STOPPA MARIA PAOLA LUPO, L'abito tradizionale di Pettorano sul Gizio, tradizioni popolari.
SILVIA CICORIA, Le collezioni di grafica in Abruzzo, saggistica.
ENNIO ESPOSITO, Come alimentare la mente. Nutrizione e malattie degenerative, medicina.
IRMA DI PILLO LICIO CAVUTO Dizionario tollese-italiano, per viaggiatori e turisti, a c. di Massimo Pamio, dizionario.
SACHA ROSEL, Carne e colore, poesia.
PINA ALLEGRINI, Patmos, poesia.
MASSIMO PAMIO, Luceversa, poesia.
JEAN MARC GEORGEL, Le domeniche del commesso viaggiatore, poesia.
MARIA PIA CHIAPPINO, Il vestito di ginestre, poesia.
PEPPE FIDELIBUS, Profitti di un pellegrino. Dal mio incontro con la città monastica di S. Vincenzo al Volturno, diario di viaggio.
CAMILLO GASBARRI, Chieti sacra, saggistica.
NINO PAOLILLI, L'investigatore gentiluomo.
FABRIZIO PAGNI, L'anima e il fango, poesia.
TOMMASO TOZZI, Giuseppe Garibaldi scrittore e poeta, saggistica.
AA.VV., Abruzzo 2010.